Non è infrequente che lo sguardo di una persona risulti appesantito dal gonfiore delle palpebre superiori, in maniera ancora più accentuata dalla stanchezza. Spesso questo inestetismo riguarda anche persone giovani, perché vi è una certa predisposizione di origine ereditaria, sebbene possa essere favorito anche da altri fattori come lo stress della vita sregolata, calo dell’ormone della crescita, alimentazioni sbagliate e ritenzione idrica.
L’inestetismo consiste in un eccesso di cute palpebrale e, a volte, anche da un progressivo aumento del muscolo orbiculare, un muscolo che ha una funzione protettiva della regione palpebrale e non ha alcuna responsabilità nel sollevamento della palpebra che è demandato ad un muscolo più profondo. Spesso è anche presente un accumulo di grasso che rende ancora più pesante ed evidente l’inestetismo.
L’intervento consiste nell’asportazione delicata e precisa di questi eccessi, e solitamente, viene condotto in anestesia locale, talora con un po’ di sedazione da parte dell’anestesista.
La piccola incisione superiore sulla cute della palpebra lascerà una cicatrice quasi invisibile (talora davvero invisibile) che comunque cade esattamente nella piega di apertura della palpebra superiore, già normalmente invisibile ad occhi aperti. Va detto che la pelle della palpebra ha potenzialità cicatriziali notevolissime quindi i segni dell’intervento guariscono e spariscono rapidamente e i punti vengono rimossi dopo solo 4/5 giorni.
Già poche ore dopo l’intervento il paziente viene dimesso e può tornare, dal giorno successivo, alla propria vita normale, pur con un certo gonfiore che andrà via via riassorbendosi nel giro di una settimana. Il risultato si considera definitivo dopo circa 2/3 mesi. La blefaroplastica ha effetti di lungo periodo e normalmente non necessita di nuovi ritocchi se non dopo diversi anni. Tuttavia nel caso l’inestetismo dovesse ripresentarsi l’intervento potrà essere ripetuto senza controindicazioni.